Quando lo Street Control fa il suo dovere

Spread the love

Parliamo di Street Control e sosta selvaggia in alcune zone critiche della città. Molti si chiedevano che fine avessero fatto queste apparecchiature, visto il silenzio che ultimamente era caduto sull’argomento. Vogliamo allora sottoporvi un particolare raffronto e che farà riflettere sul fatto che alle volte, la realtà non è come la si dipinge. I risultati è possibile ottenerli. Parliamoci chiaramente: in città uno dei problemi più urgenti da affrontare è risolvere l’inciviltà di tanti nostri concittadini.

 

10438649_10203299319117869_1135743823_n

 

Ma ovviamente siamo perfettamente consci che ciò non basta. Senza trascurare gli interventi sulla mobilità, i controlli devono essere costanti ogni giorno h24, affinché nei cittadini ci sia la piena consapevolezza della presenza delle forze preposte al controllo del territorio.

Post correlati

5 Thoughts to “Quando lo Street Control fa il suo dovere”

  1. Clipas

    Scusate: ma se con l’intervento dello street control del 30 maggio 2014 non c’erano più auto selvagge sul marciapiedi, come mai ci sono invece nel 03 giugno 2014? Il servizio era operativo soltanto qualche giorno prima?

  2. Fabion54

    @Clipas: L’articolo dovrebbe proprio far riflettere su come, quando i panormosauri sanno che ci potrebbero essere controlli fanno i cittadini europei, non appena vengono a sapere che i controlli non verranno effettuati tornano alle vecchie e cattive abitudini e viene vanificato il lavoro e gli sforzi.

    Una situazione analoga a quella di Corso Finocchiaro Aprile dove durante la settimana i venditori ambulanti si sistemano solo sulle lambrette e non ingombrano gli incroci, il sabato e la domenica invece le bancarelle occupano una grossa porzione di sede stradale.

  3. peppe2994

    Solitamente nelle città normali i marciapiedi delle strade principali sono delimitati da ringhiere stilizzate installate coprendo i costi con gli introiti pubblicitari dei cartelli apposti ogni X metri.
    Però nessuno ci pensa…

  4. Irexia

    No, peppe2994, nelle città europee non c’è nulla di ciò, è sufficiente il cartello di divieto di sosta

  5. Irexia

    Quello che dice Fabion54 si riscontra anche nel palermitano che emigra.
    Ma sappiate che anche il tedesco quando esce dai suoi confini “scascia” di brutto (visto con i miei occhi, e non mi riferisco al turista che viene in Italia)!
    La verità è che ci vogliono i controlli: quando si sa che c’è qualcuno al di sopra di noi che ci dice che abbiamo sbagliato (cosa che non piace a nessuno sentirsi dire) facciamo di tutto per evitare qualsiasi rimprovero!

Lascia un commento